La storia della Tenuta Poggio degli Ulivi

Le origini

La parola “sesta” rappresentava la sestam stationem, cioè la sesta stazione della “strada del sale”, fondamentale via di comunicazione che in epoca etrusca collegava le 2 locumonie di Roselle e Chiusi, segnata appunto da una “sesta”, per volontà dell’imperatore Carlo Magno. La Tenuta di Sesta si formò in seguito all’espansione della Repubblica di Siena e alla decadenza e susseguente soppressione dell’abbazia di Sant’Antimo, nel 1462, a opera del Pontefice Pio II (al secolo, il senese Enea Silvio Piccolomini), che la incorporò nella nuova Diocesi di Montalcino. Nel periodo dell’espansionismo senese, Sesta divenne possesso dell’antichissima nobil famiglia dei Tolomei, di cui alcuni esponenti giunsero probabilmente in Toscana durante il regno di Carlo Magno. A metà Ottocento la proprietà, allora di ben 1.700 ettari e probabilmente facente parte di beni ecclesiastici, cioè la sconfinata tenuta dell’Abbazia di Sant’Antimo, passò nelle mani dei fratelli Felice e Giovanni Ciacci (nato nel 1815) di Castelnuovo dell’Abate, che si dedicarono alla coltivazione di cereali, oliveti, vigneti, nonché all’allevamento del bestiame. La Tenuta di Sesta, al tempo di Giovanni Ciacci (1888-1963), seppur ridimensionata, constava ancora di più di 700 ettari condotti attraverso l’antico contratto di mezzadria con i contadini e nel suo territorio sorgevano 13 poderi dove abitavano altrettante famiglie di mezzadri per un totale di circa 130 persone.

La Tenuta Poggio degli Ulivi


La Tenuta “Poggio degli Ulivi” trae il suo nome dalle oltre duemila piante d’ulivi ultracentenari che insistono sulle sue colline. La sua storia di impresa separata dal resto di Sesta inizia nel 1965 quando, a seguito della morte di Giovanni Ciacci e della conseguente divisione ereditaria, la gestione passa a Elisa Ciacci Bellocci, coadiuvata dal marito Bruno Bellocci, magistrato di Cassazione. Dopo trent’anni di gestione della Tenuta Lisetta cede il testimone alla figlia, la professoressa Nicla Bellocci Secchi Tarugi, che per tanti anni gestisce la fattoria insieme al marito, l’avvocato Lucilio Secchi Tarugi. Oggi la professoressa Nicla è affiancata nella gestione dalle figlie Lucia ed Elena Secchi Tarugi.

Icona Telefono

Scopri di più sul nostro Brunello di Montalcino: contattaci ora

Richiedi informazioni
Share by: